Ottati


Comune appartenente all'Ente Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni

Municipio Via XXIV Maggio, 111 84020 (SA) tel. 0828 966002     fax 0828 966244

Situato a 526 metri sul livello del mare alle falde degli Alburni, conta circa 720 abitanti. Ottati è raggiungibile con l'autostra­da Salerno-Reggio Calabria, uscendo a Campagna. Lasciata l'autostrada si svolta a sinistra e dopo 500 metri bisogna immet­tersi sulla S.S, 19. proseguendo per Serre: a 15 Km circa ci si im­mette sulla S.S. 488 per Cotrone e dopo 9 Km bisogna prose­guire sulla provinciale Controne-Corleto Monforte (12).




 


Cenni Storici:

Secondo    una    memoria    del notaio Vincenzo Fasano, mai data alle stampe,   ma   molto nota nei   paesi   vicini   nel   1700, Ottati esisteva già nel 1195. Alcu­ni affermano che le prime abitazioni sorsero intorno all'anno 1000. Probabilmente molti pastori e mandriani di Fasanella, essendo la zona ricca di pascoli, costruirono qui alcune abitazioni che, nel tem­po, crebbero di numero. Da qui il nome di Ottati, dal latino optatus, cioè i pastori optarono per un luo­go adatto, idoneo alla pastorizia, Per certo si affermano le sue ori­gini medioevali intorno al XIII seco­lo. Fu dapprima feudo di Capece Celsota, in seguito proprietà di numerose famiglie nobili. Risorse dalle macerie a cui lo ridusse Federico II di Svevia e nel 1700 il bor­go appartenne alla potente famiglia dei Caraguso-Maricenda.

Cosa vedere:

Nel cuore del centro storico del paese, si erge la chiesa parrocchiale di San Biagio, eretta tra il 1180 e il 1230. Ampliata nel XV secolo, fu più volte restaurata nel corso di quelli successivi.

Il suo portale in pietra,con l’Eterno Benedicente, le sculture ad altorilievo della Vergine, San Biagio,e San Pietro e, nelle imposte dell’arco, due angeli, è databile agli anni Ottanta del Quattrocento. Si tratta dell’unica opera firmata dello scultore Francesco di Sicignano, che vi scolpì il nome, sullo stipite, in alto a destra. All’interno della chiesa, divisa in tre navate, si segnala la cappella che chiude la navata di sinistra. La sua volta è stata completamente affrescata agli inizi del XVII secolo con l’Incoronazione della Vergine, Angeli Musicanti, Eroine Bibliche e Profeti. Fanno parte del patrimonio artistico di questa chiesa due notevoli dipinti su tavola, attualmente in deposito presso la Soprintendenza ai BAPSAD: il Sangue del Redentore, del 1590, di ignoto pittore fiammingo e la Circoncisione, opera ascrivibile alla seconda metà del Cinquecento. Pregevolissima è la scultura di San Biagio, in argento fuso e sbalzato, realizzazione del 1750 dell’argentiere napoletano Francesco Alansone.

 

Poco oltre la parrocchiale, percorrendo l’ombreggiatura via San Biagio, a piazza Umberto I, sorge la chiesa dell’Annunziata, con l’annesso Convento domenicano. Consacrata nel 1496, la chiesa subì diversi mutamenti nel corso dei secoli. Il portale in pietra, aggiunto nel 1618, è opera dello scalpellino, Giacomo Antonio Caruso da Petina, che lo fregiò con elementi eucaristici, sugli stipiti, e le figure de la Vergine Annunziata e l’Angelo Annunziata, nelle volute superiori. La chiesa possiede un dipinto su tavola (oggi presso la Soprintendenza) raffigurante la Vergine del Rosario tra i vincitori di Lepanto, ascrivibile all’ambito dell’artista fiammingo Cornelis Smet. Accanto alla chiesa è ancora parzialmente visibile il magnifico chiostro rinascimentale che appartiene al convento. Elevato su doppio ordine di archi, esso fu costruito dall’ottatese Francesco Romano. Al lato opposto del chiostro, negli ambienti ipogei della chiesa, è attualmente sistemato il Teatrino Comunale. Uscendo dal paese, verso la Vallata del Fasanella, si può visitare il Santuario della Vergine del Cardoneto, in origine chiesa di modeste proporzioni poi ampliata nel 1781. Di notevole interesse la statua murata della Vergine del Cardoneto opera del XV secolo, il cui modello è riprodotto anche nella scultura della Vergine delle Grazie, situata nell’omonima chiesetta cinquecentesca, alle porte del paese. Tutto il borgo antico di Ottati è arricchito da tre itinerari, lungo i quali si possono ammirare ottanta realizzazioni murali, firmate da artisti contemporanei provenienti da ogni parte d’Italia.




 

Fiere feste e sagre:

Particolarmente interessante è la festa di S. Antonio il 13 giugno, mentre l'8 luglio si festeggia S. Biagio protettore del paese. Da ricordare è la caratteristica Corsa Campestre del Cordoneto che si svolge il 16 agosto, il giorno successivo ai festeggiamenti della "Madonna del Cardoneto".

A dicembre, si svolge la Sagra della Sfrionzola e della Salsiccia paesana".


 

Attività:

L'economia si basa essenzial­mente sull'agricoltura e la pa­storizia.

Vengono prodotte discrete quan­tità di vino, olio e grano. L'industria boschiva e l'artigianato sono le attività più svi­luppate.

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